Dal 1° luglio 2022 l’emissione dell’autofattura elettronica è diventata obbligatoria per molti settori. In questo articolo ti spieghiamo come si fa e quando emetterla.
Cos’è l’autofattura elettronica?
Si tratta della certificazione della spesa per un bene o servizio, in cui il mittente e il destinatario corrispondono. Dunque, è una fattura a tutti gli effetti, con la particolarità che emittente e destinatario coincidono: è quindi un’eccezione al processo classico, dove il soggetto che emette la fattura non è lo stesso che poi riceve il pagamento.
Con l’avvio della fatturazione elettronica obbligatoria, anche l’autofattura è diventata elettronica.
Quando si emette l’autofattura elettronica?
- nei rapporti B2B (business to business) tra due soggetti che dispongono di Partita IVA, con riferimento alle fatture passive, ovvero quelle di acquisto;
- quando i fornitori non inseriscono l’IVA alla vendita, ma applicano il sistema di reverse charge esterno;
- è prevista anche per l’emissione di fatture di fornitori italiani, che dispongono di franchigia IVA in base al principio del reverse charge interno.
L’Agenzia delle Entrate, con un’apposita circolare, ha specificato anche le tempistiche entro cui dovrai emettere l’autofattura elettronica: non è obbligatoria la sua realizzazione subito dopo aver ricevuto il documento contabile in formato elettronico o cartaceo, ma hai tempo fino al quindicesimo giorno del mese successivo, a partire dalla data di emissione del documento.
Cosa fare se sbagli ad inviare l’autofattura elettronica?
Nel momento in cui l’autofattura elettronica viene inviata al Sistema di Interscambio e viene regolarmente processata (quindi non viene scartata), la fattura si considera emessa e non è più possibile procedere al suo annullamento. Come per qualsiasi altra fattura elettronica, qualora tu debba fare delle correzioni, devi emettere una nota di variazione (di credito o debito) da trasmettere al SdI.
Come fare un’Autofattura/Integrazione da fornitore estero con Fattutto
Come abbiamo visto, se hai ricevuto una fattura d’acquisto in formato analogico da un fornitore estero, devi emettere l’integrazione o l’autofattura in formato elettronico entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui sono stati ricevuti i documenti che provano l’effettuazione dell’operazione.
Il documento deve essere emesso in formato XML ed inviato all’Agenzia delle Entrate utilizzando il servizio SdI, esattamente come per le fatture di vendita.
Con il provvedimento n. 293384/2021, l’Agenzia delle Entrate ha specificato altresì che l’obbligo dell’autofattura è facoltativo per tutte le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale, oppure emessa o ricevuta una fattura elettronica mediante il Sistema di Interscambio.
Il tipo documento da utilizzare deve essere scelto tra questi:
- TD17– Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero;
- TD18 – Integrazione per acquisto di beni intracomunitari;
- TD19 – Integrazione/autofattura per acquisto di beni art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 633/1972 (applicazione dell’imposta da parte dei cessionari o committenti stabiliti qualora l’operazione sia attuata da parte di un soggetto estero privo di stabile organizzazione in Italia);
La scelta del tipo documento dipende:
- dal tipo di acquisto, se è un bene o un servizio
- dal tipo di fornitore estero, se UE o Extra UE.
Come creare l’autofattura/integrazione con Fattutto
Per creare l’autofattura da inviare al servizio SdI ti basta seguire i seguenti passi:
- Accedi alla voce di menu “Autofatture” dal menù laterale che troverete a sinistra.
- Clicca sul bottone “+Documento” e aggiungi il tipo documento adatto alla fattura ricevuta.
Per ogni fattura ricevuta in formato analogico da un fornitore estero è necessario impostare il tipo di documento corretto rispetto alla fattura ricevuta.
Ti riepiloghiamo le tipologie di documenti disponibili per la selezione:- TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero (fornitore intra ed extra UE)
- TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari (fornitore intra UE)
- TD19 Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72 (fornitore intra ed extra UE)
- Inserisci nei dati del Fornitore (Cedente/Prestatore) quelli del fornitore estero dal quale hai ricevuto la fattura d’acquisto cartacea.
Fattutto imposta in automatico i dati della tua azienda in quelli del cliente (Cessionario/committente).
- Completa i dati mancanti relativi alla Fattura collegata nella sezione Altri dati, indicando il numero e la data della fattura d’acquisto originaria ricevuta su carta. L’applicazione propone già in automatico l’opzione “Fattura collegata” impostata.
- Inserisci le righe del documento come da fattura d‘acquisto cartacea ricevuta, avendo cura di indicare oltre all’imponibile anche l’aliquota IVA relativa al bene o al servizio acquistato (o la Natura, nel caso non si tratti di una operazione imponibile).
- Terminato l’inserimento dei dati necessari clicca sul bottone “Salva”. A questo punto potrai allegare il file in formato elettronico della fattura d’acquisto cartacea ricevuta.
Per allegare il file posizionati nella sezione “Allegati” e clicca sul bottone “Aggiungi”.
Non è obbligatorio allegare la fattura originale però è un’operazione consigliata. - Procedi con l’invio della fattura elettronica all’Agenzia delle Entrate cliccando sul bottone “Invia a SDI” con la stessa modalità già in uso per le fatture di vendita.
Ricordati di rispettare i tempi di invio specifici, ovvero entro il giorno 15 del mese successivo a quello di ricevimento della fattura cartacea.
Il documento emesso verrà successivamente ricevuto tramite il servizio SdI e lo troverai quindi tra le fatture in ingresso.
Come creare la Nota di credito
L’eventuale Nota di credito deve essere creata con lo stesso tipo documento utilizzato per generare l’autofattura, indicando però gli importi con segno negativo.
Cosa aspetti? Unisciti a Fattutto ora e inizia ed emettere documenti commerciali, fatture elettroniche e autofatture elettroniche da qualsiasi dispositivo e ovunque ti trovi!