Come evitare le sanzioni fattura elettronica nel 2024 e 2025? Ecco una guida pratica che ti aiuterà nella gestione della tua attività.
Se emetti fatture elettroniche, devi essere al corrente delle conseguenze derivanti dall’invio ritardato, errato o omesso di tali documenti. In questo articolo, scopriremo le sanzioni applicabili per l’invio in ritardo delle fatture elettroniche nel 2024 e 2025, e ti forniremo consigli pratici su come affrontare questa situazione.
Termini di emissione delle fatture elettroniche
Il termine per emettere una fattura elettronica varia a seconda del tipo:
- Fattura elettronica immediata: deve essere emessa entro 12 giorni dall’operazione, sia per cessioni di beni al momento della spedizione/consegna che per prestazioni di servizi al momento del pagamento.
- Fattura elettronica differita: può essere emessa entro il 15° giorno del mese successivo a quello in cui i beni sono stati spediti/consegnati o le prestazioni sono state effettuate, indicando il mese di riferimento per la prestazione.
Sanzioni per fatture elettroniche in ritardo
Le sanzioni per fatture elettroniche tardive variano:
- Fatture senza IVA: si applica una sanzione dal 5% al 10% dell’IVA, con un minimo di 500,00€. Questa sanzione può essere ridotta tramite ravvedimento operoso.
- Violazioni senza impatto sul reddito: le sanzioni si riducono se la violazione non ha inciso sul reddito. In tal caso, si applica una sanzione fissa da 250,00€ a 2.500,00€, riducibile tramite ravvedimento operoso.
Ravvedimento operoso e cumulo giuridico
Il ravvedimento operoso consente di ridurre le sanzioni entro termini specifici. In alternativa, si può optare per il cumulo giuridico, che comporta un aumento dell’importo della sanzione.
Codice tributo per il ravvedimento fiscale
Il pagamento delle sanzioni avviene tramite modello F24, utilizzando il codice tributo 8911 e indicando l’anno della violazione.
In sintesi, rispettare i termini di emissione delle fatture elettroniche è essenziale. Affrontare prontamente le violazioni può evitare sanzioni onerose. Utilizzando correttamente il ravvedimento operoso, è possibile ridurre le sanzioni e mantenere la conformità fiscale.