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Ricezione fatture passive regime forfettario

Le fatture passive regime forfettario non costituiscono voci di costo che si possono detrarre dal reddito annuale, infatti la tassazione, forfettaria appunto, dipende soltanto dal volume dei ricavi, che non può superare i 65.000 euro annui.

I forfettari sono obbligati a conservare le fatture passive ricevute?

Sì. L’obbligo di conservazione delle fatture passive ricevute dai fornitori comunque rimane anche per i forfettari, i quali devono conservare i suddetti documenti per almeno 5 anni pregressi, perché potrebbero essere richiesti in caso di controllo fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate o di altri organi preposti.

Fino ad oggi però, chi adotta il regime forfettario, non è obbligatoricevere fatture elettroniche dai propri fornitori, quindi basta semplicemente conservare le fatture ricevute in modalità cartacea o via PEC.

Cosa cambia dal 1° gennaio 2022?

Per tutti coloro che hanno deciso di adottare il regime Forfettario, dal 1° gennaio 2022 sarà obbligatorio l’invio al sistema di interscambio SDI delle fatture elettroniche emesse. Salvo proroghe (che attualmente non sono previste, come riportato da “Il Sole 24 Ore” del 15/09/2021), i forfettari dovranno generare fatture elettroniche di vendita, inviandole, anziché al cliente, al sistema di interscambio SDI dell’Agenzia delle Entrate.

Il sistema SDI si occuperà in automatico di recapitare la fattura nel cassetto fiscale del cliente, oppure direttamente nel suo software applicativo o PEC.

Questo sistema vale anche per la ricezione delle fatture passive: grazie al sistema di Interscambio, infatti, anche la ricezione delle fatture passive dei fornitori e la loro conservazione sarà elettronica. Di conseguenza, cambierà così il sistema di conservazione di questi documenti, che non dovranno più essere in formato cartaceo.

Perché la fattura elettronica è un vantaggio per i forfettari?

I professionisti a regime forfettario troveranno grandi vantaggi dall’uso della fatturazione elettronica, proprio com’è accaduto alle tantissime aziende che emettono fatture elettroniche già dal il 1° gennaio 2019.

Tutti i documenti, che per legge devono conservati per 5 anni, vengono custoditi in modo digitale e, di conseguenza, sono accessibili in qualsiasi momento, senza necessariamente conservare copia cartacea.

Molte aziende, già oggi, chiedono a chi dispone del regime forfettario di ricevere una fattura elettronica, proprio perché ormai sono inserite in un contesto fiscale che ha dematerializzato tutti i vecchi scambi di documenti. Grazie alla fattura elettronica, anche per i forfettari sarà più semplice creare documenti di vendita, così come tenere sotto controllo la situazione contabili.

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