La Finanziaria 2008 ha stabilito che la fatturazione elettronica pubbliche amministrazioni dello Stato debba avvenire esclusivamente in forma elettronica attraverso il sistema SDI (sistema di Interscambio messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate).
Qualsiasi soggetto che intenda emettere una fattura alla Pubblica Amministrazione, come nel caso di uffici pubblici, scuole, caserme, ospedali ed enti vari, deve necessariamente creare una fattura elettronica per compilare e completare correttamente la fattura attiva.
Chi sono gli utenti coinvolti?
I soggetti che hanno l’obbligo di fatturazione elettronica alle PA sono:
- gli operatori economici, cioè i fornitori di beni e servizi verso le PA, obbligati alla compilazione/trasmissione delle fatture elettroniche e alla conservazione;
- le Pubbliche Amministrazioni, che devono effettuare una serie di operazioni collegate alla ricezione della fattura elettronica;
- gli intermediari (banche, Poste, altri intermediari finanziari, intermediari di filiera, commercialisti, imprese ICT), vale a dire soggetti terzi ai quali gli operatori economici possono rivolgersi per la compilazione/trasmissione della fattura elettronica e per la conservazione a norma. Possono servirsi degli intermediari anche le PA per la ricezione del flusso elettronico dei dati e per l’archiviazione sostitutiva.
Come avviene la procedura di invio delle fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione?
Tutte le fatture che gli operatori economici residenti o stabiliti in Italia emettono nei confronti di pubbliche amministrazioni italiane devono essere in forma elettronica. Gli operatori economici non italiani possono emettere fattura in modalità cartacea o elettronica.
Tutte le fatture elettroniche devono essere inviate al Sistema di Interscambio, che provvede al recapito alla pubblica amministrazione destinataria.
Per inviare una fattura elettronica a una pubblica amministrazione italiana è necessario stabilire un canale di comunicazione col Sistema di Interscambio.
Il Sistema di Interscambio offre diversi canali di comunicazione tra i quali ogni operatore economico può scegliere il più adeguato alle proprie esigenze:
- Web services
- Secure File Transfer Protocol
- Posta elettronica certificata
- Portale Fatture&Corrispettivi
È possibile dialogare direttamente con il Sistema di Interscambio o affidare questo compito a un intermediario. Nel secondo caso è necessario stipulare un accordo di servizio con l’intermediario
Fattutto permette una gestione facile ed immediata, che, in pochi semplici passi, crea le fatture elettroniche PA e il conseguente invio. I vantaggi di utilizzare un gestionale online come Fattutto sono molteplici: oltre alla mera emissione della fattura, è possibile gestire l’anagrafica del cliente per richiamarlo successivamente in caso di nuove emissioni, oltre a gestire degli articoli di magazzino e listini prezzi, per accelerare il processo di fatturazione.
Il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate risulta farraginoso e di scarsa immediatezza, ma si tratta comunque di un servizio a costo zero.
Come si conclude l’invio della fattura elettronica ad una Pubblica Amministrazione?
Una volta ricevuta una fattura, il Sistema di interscambio effettua alcuni controlli e la recapita alla pubblica amministrazione destinataria. Una volta che la fattura è stata consegnata, il Sistema di Interscambio invia o mette a disposizione una ricevuta di consegna, che costituisce prova che la fattura ha raggiunto il destinatario.
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Come saprai, dal 1° gennaio 2021, è stato introdotto l’obbligo di invio all’Agenzia delle Entrate sia dei corrispettivi (ex scontrini cartacei) che delle ricevute fiscali (prima cartacee ed ora elettroniche). Questi due tipologie di documenti hanno cambiato la loro denominazione in “documento commerciale”. Questo cambio ha generato un po’ di smarrimento nei commercianti che oggi si chiedono: ma è si possono fare scontrini e ricevute fiscali senza registratore telematico RT? Facciamo ordine e chiarezza.
Oggi sembra che avere un registratore telematico (RT) sia l’unico modo per procedere alla memorizzazione elettronica ed alla trasmissione telematica dei corrispettivi ma questo non è assolutamente vero.
Come scoprirai in questo articolo questa non è la miglior soluzione esistente e, soprattutto, non è neanche la più economica! Scoprirai presto che è possibile fare scontrini e ricevute fiscali senza registratore telematico RT.
COME FUNZIONA IL REGISTRATORE RT
Il Registratore Telematico RT che, come abbiamo già detto, non è obbligatorio, permette di inviare all’Agenzia delle Entrate i documenti commerciali relativi agli incassi giornalieri in modo automatico a fine giornata. Al momento della chiusura di cassa, infatti, il registratore invia un file XML contenente tutti i dati degli incassi direttamente all’Agenzia delle Entrate, ottemperando così agli obblighi di legge e di comunicazione. Il file generato non è editabile oppure sovrascrivibile in alcun modo.
A questo punto è facile capire che, la vera obbligatorietà non è quella di avere in azienda un Registratore Telematico, ma bensì di comunicare all’Agenzia delle Entrate i corrispettivi telematici e le nostre ricevute fiscali elettroniche (e fatture elettroniche). La differenza è quindi rilevante! E come vedremo, lo è anche per le “tasche” del commerciante.
QUANTO COSTA IL REGISTRATORE RT
Un Registratore Telematico RT, oltre al suo costo di acquisto iniziale, ti obbliga a sostenere anche costi di bollatura e manutenzione periodica (ogni due anni circa). L’investimento per un registratore di cassa, con le spese accessorie, può arrivare a costare anche più di 500 euro.
L’ALTERNATIVA GRATUITA AL REGISTRATORE TELEMATICO
Ogni volta che l’Agenza delle Entrate introduce un nuovo obbligo fiscale, dovrebbe dotare i commercianti anche di una soluzione gratuita per accedere al servizio di trasmissione dati dei corrispettivi: infatti, molti non sanno che è già così. Esiste, infatti, sul portale dell’Agenzia un’area riservata dove si può, per ogni scontrino o ricevuta fiscale, compilare i dati di vendita ed emettere in tempo reale il documento commerciale elettronico sia al cliente che all’Agenzia delle Entrate stessa.
Il grande problema di questa procedura, totalmente meccanica e manuale, è che è incompatibile con le esigenze di chi lavora al pubblico, perché, generare manualmente ogni singolo movimento scontrinato o fatturato, risulta essere troppo lungo e difficoltoso.
LA VERA ALTERNATIVA AL REGISTRATORE TELEMATICO
Fortunatamente, esiste una terza alternativa, che si sta sempre più affermando sul mercato: i software che permettono di generare, modificare ed inviare in tempo reale i documenti commerciali sia al cliente che all’Agenzia delle Entrate, senza nessun obbligo di acquisto del Registratore Telematico e, di fatto, evitando la farraginosa compilazione sul sito dell’ADE di ogni singolo documento commerciale!
Fattutto è l’esempio migliore e sta letteralmente spopolando tra i piccoli imprenditori e commercianti: interfacciandosi direttamente con i sistemi dell’Agenzia delle Entrate, è l’unico software che ti permette di creare e modificare sia documenti commerciali che fatture elettroniche da un’unica piattaforma. Il software è web-based, quindi ti basta una connessione ad Internet per accedere al tuo account e gestire in tutta sicurezza i tuoi documenti.
Il grande vantaggio di una piattaforma come Fattutto è che non hai i costi del Registratore Telematico, non hai la scomodità di dover emettere i documenti da un unico punto fisico, né di scrivere a mano ogni volta i dati per la vendita sul sito dell’Agenza delle Entrate. Inoltre, puoi salvare la tua anagrafica clienti, gestire i tuoi articoli ed il tuo magazzino, importare illimitatamente le tue fatture elettroniche passive ed inviare in modo sicuro e veloce le fatture attive elettroniche e i documenti commerciali sia all’AdE che al cliente tramite Whatsapp o numero di telefono.